Prunus spinosa trigno | Un’arma contro il cancro

Prunus spinosa trigno

L’altro giorno, in ospedale a Campobasso, un paziente mi ha portato in regalo un’arma.

Che detta così…

Una piantina. Piccola ma efficace e potente. E dai frutti di un vivace Blu di Prussia, il Prunus spinosa Trigno.

Un articolo uscito quest’anno su Molecules (le prime ricerche risalgono al 2013 e nel 2015 già la stampa se ne stava occupando) evidenziano come un composto naturale possa essere utilizzato in combinazione con chemioterapici in modo da diminuire il dosaggio di questi farmaci.
L’estratto della pianta, ottenuto con un composto di vitamine, amminoacidi e sali minerali (NAC – Nutraceutical Activator Complex), ha dimostrato (in vitro, su cellule umane) una spiccata attività anticancro nei confronti di cellule tumorali presenti a livello del colon-retto, della cervice uterina, dei bronchi e degli alveoli.

Nell’attesa di ulteriori conferme potete provarne un assaggio: vi lascio la ricetta di un liquore locale ottenuto dalle sue bacche, il

Trignolino:

Alcol 95° | 1 lt
Bacche di Prunus spinosa Trigno | dai 300 ai 1000 g a seconda della preferenza (per la corposità). Vanno raccolte tra Settembre ed Ottobre, ma se le lasciate sino a Novembre sui rami otterrete un sapore meno aspro
Acqua | 1 lt
Chiodi di Garofano | 4
Cannella | 2 g
La buccia di un Limone Bio

Mettere a macerare le bacche per 30-40 giorni (non meno di 20, attenzione) in un recipiente, aggiungendo la buccia di Limone, i Chiodi di Garofano e la Cannella. Trascorso questo lasso di tempo si fa sciogliere lo Zucchero nell’Acqua e si unisce questo sciroppo al macerato. Un ulteriore riposo di 10 giorni, poi si filtra e si lascia maturare dai 2 ai 6 mesi.

Le Spezie utilizzate variano da ricetta a ricetta, si possono aggiungere Noce Moscata, chicchi di Caffè, Finocchio Selvatico, etc. ma dovrebbero servire a valorizzare, non ad annullare il sapore dei frutti di questo arbusto.

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