Amaranto | L’oro centroamericano

7 anni fa

AMARANTO

Nome comune: Amaranto,
Nome scientifico: Amaranthus caudatus L.
Famiglia: Amarantaceæ
Habitat: originario delle Valli Andine del Sud America, in un’area che si estende dal Sud dell’Ecuador al Nord dell’Argentina.

Viene coltivato anche in India ed Africa. I suoi semi sono bianchi, gialli o neri, cresce tra i 100 e 3.000 metri sul livello del mare e ben tollera le variazioni climatiche. Può raggiungere un’altezza di 3 metri e più. Insieme a Mais e Fagioli era uno degli elementi base dell’alimentazione delle civiltà pre-colombiane, sotto forma di bevanda – atoles – e di tortillas e tamales.

Etimologia: deriva dal greco amaranton, che non appassisce, infatti viene anche chiamato fiore eterno. Le divinità dell’Antica Grecia erano solite adornarsi con ghirlande di Amaranto dal profondo colore rosso cupo. I Romani lo utilizzavano contro l’invidia e la sventura, negli Stati Uniti viene regalato tutt’oggi come pianta ornamentale.

Contiene la Lisina, amminoacido mancante nei Cereali e la Metionina, amminoacido limitante nei Legumi, e per queste ragioni può essere associato perfettamente con questi alimenti per migliorare il valore biologico delle proteine. Buona fonte di Calcio, Ferro e pro-Vitamina A.

Tabella Nutrizionale per 100 g di Amaranto

Proprietà

Antiossidante
– Per la presenza di Squalene,
Cardioprotettivo ed Antiipertensivo
– Il suo utilizzo, nell’ambito di una dieta varia, diminuisce i livelli del Colesterolo Totale, LDL e Trigliceridi
Ritenzione idrica e circolazione sanguigna
– Migliorata per la presenza di Calcio, Fibre e Potassio
Celiachia
– In quanto non contiene Glutine. Ottimo anche per l’atleta con questa patologia.
Diabete
– Contiene tannini, che rallentano la scissione degli zuccheri complessi evitando i picchi iperglicemici.

Si può utilizzare per:

Colazione
1 tazza e 1/2 di Acqua
1/2 tazza di Amaranto
Portare a bollore, ridurre il fuoco e lasciar cuocere senza coperchio a fuoco lento fino a quando l’acqua non si sarà assorbita. Trasferire in una ciotola, aggiungere Miele di Acacia, Frutta secca a guscio, Uvetta di Corinto, Cioccolato extrafondente in scaglie, Cannella e Semi oleosi misti.

Aggiunto a Zuppe o Stufati
150 g di Lenticchie Rosse decorticate
50 g di Amaranto
1/2 Cipolla
1 Aglio
Coriandolo o Prezzemolo fresco
Pepe bianco
Sale Marino integrale
Sedano e Carote tritati
Maggiorana
Brodo vegetale preparato in precedenza (è sempre comodo aver delle scorte pronte nel congelatore)
Cuocere l’Amaranto e le lenticchie (senza bisogno di ammollo per 15 minuti con l’aggiunta di Spezie, Aglio, Cipolla, Carote e Sedano) per una decina di minuti. Aggiungere l’Amaranto alle Lenticchie (l’assaggio è d’obbligo) e, una volta pronto, servire in piccole ciotole di porcellana con una spolverata di Pepe Bianco e di Coriandolo.

Hamburger Veg di Amaranto
1 tazza di Lenticchie Rosse decorticate
1 tazza di Amaranto
1 cucchiaio di Olio EVO
1 Cipolla tritata
1 spicchio di Aglio
2 tazze di Cavolo Nero tritato
1 cucchiaino di Cumino
2 cucchiaini di Semi di Lino macinati
2 cucchiaini di Coriandolo o Prezzemolo tritato
1 cucchiaino di Paprika affumicata
Semi di Sesamo
Sale Marino integrale
Pepe Nero macinato
Peperoncino Rosso

Mettere l’Amaranto e le Lenticchie in una casseruola, coprire con Brodo vegetale e far bollire per 15 minuti. Scolare con un colino a maglie fini e lasciar scolare.
In una padella, far saltare la Cipolla nell’Olio EVO per un paio di minuti. Aggiungere l’Aglio e, dopo 3-4 minuti, aggiungere le Spezie, il Cavolo Nero ed il Sale Marino integrale.
In una ciotola, unite Amaranto, Lenticchie ed il misto di Spezie, girare, aggiungere i semi di Lino macinati ed il Coriandolo.
Lasciare raffreddare, formare degli Hamburger che rivestirete di semi di Sesamo.
Adagiare la vostra “composizione” in una teglia protetta da carta forno e lasciare andare in un forno ventilato per 10 minuti da ciascun lato a 180°.